lunedì 25 luglio 2011

ITAI DOSHIN....

«In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di "diversi corpi, stessa mente", senza alcuna distinzione fra di loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se è così, anche il grande desiderio di kosen-rufu potrà realizzarsi. Ma se qualcuno dei discepoli di Nichiren distrugge l’unità di "diversi corpi, stessa mente" sarà come chi distrugge il proprio castello dall’interno».
I primi due punti riguardano la fede della singola persona, mentre quest’ultimo coinvolge l’intera comunità dei credenti che aspira alla realizzazione di kosen rufu: per ereditare la Legge fondamentale di vita e morte è necessario costruire e modellare la propria fede all’interno della comunità buddista, realizzando un sangha armonioso attraverso l’unità di itai-doshin.
Senza questa condizione non è possibile propagare ampiamente Myoho-renge-kyo, la Legge che permette l’ottenimento della Buddità.
A cosa si riferisce Nichiren quando dice «senza distinzione fra di loro»? Ci sta ammonendo a non avere un atteggiamento egocentrico e antagonista nei confronti degli altri.
Fare distinzioni fra se stessi e gli altri costruisce e alimenta un cuore discriminatorio, che crea la separazione e la rottura. Gli effetti di tale atteggiamento interiore portano a chiudersi e a sentirsi in competizione con gli altri. O a preoccuparsi solo del proprio tornaconto personale, ad autocompiacersi escludendo tutti coloro verso cui non si prova simpatia. Anche le distinzioni operate da Nikken fra il clero e i laici rientrano in tale atteggiamento.
Un ichinen caratterizzato da un tale ego crudele non può ereditare la trasmissione del Budda. Perciò il requisito per costruire l’unità di itai-doshin è "gettare via" questo cuore egocentrico e arrogante.
L’espressione «come i pesci e l’acqua» si riferisce a un’intima difficoltà di separarsi. I pesci non potrebbero vivere senza il sostegno dell’acqua, è impossibile per loro interrompere questa relazione, altrimenti morirebbero. Allo stesso modo noi compagni di fede dovremmo sentire la necessità vitale di rispettarci a vicenda, proteggerci l’un l’altro e provare reciproca gratitudine.
Cosa significa avere «lo spirito di itai-doshin (diversi corpi, stessa mente)»?
Itai, diversi corpi, vuole indicare il fatto che per quanto riguarda la fisionomia, il carattere, l’intelligenza, gli interessi, ognuno ha la propria individualità, le proprie peculiarità, una posizione sociale o una storia diversa.
La stessa mente, doshin, significa avere lo stesso obiettivo, gli stessi valori, lo stesso intento, lo stesso cuore/mente.
Il concetto di itai-doshin illustra come numerose persone, con caratteristiche e peculiarità proprie, quando agiscono con lo stesso cuore sprigionano una forza così grande che da soli non potrebbero tirare fuori.
Nel Gosho Itai doshin Nichiren scrive: «Cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno lo stesso spirito» (SND, 4, 268). Quando le persone si riuniscono con l’intento di realizzare lo stesso obiettivo, la cosa più importante è l’unità di itai-doshin.
Attraverso lo spirito di itai-doshin il singolo riesce ad armonizzarsi perfettamente con l’insieme delle altre persone. In ambito buddista, la peculiarità del principio di itai-doshin è quella di far sgorgare in maniera copiosa l’individualità e le capacità di coloro che hanno fede nel Gohonzon e serbano in cuore il desiderio di salvare tutta l’umanità attraverso la realizzazione di kosen-rufu.
In altri termini, mantenendo la stessa mente i diversi corpi hanno la stessa importanza. Se invece non si accettano le differenze dei singoli e si forza ad avere lo stesso corpo, si finisce col cadere nel totalitarismo.
LA MENTE DI NICHIRENIl legame che lega i diversi corpi è la stessa mente, la stessa mente che crede nel Gohonzon. Nel Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni il Daishonin dice a Sairen-bo: «Se hai la stessa mente di Nichiren…»; "stessa mente" indica la mente del Budda, avere la "stessa mente" significa fare del grande obiettivo di kosen-rufu la propria missione.
Per realizzare doshin non bisogna pensarla allo stesso modo o desiderare le stesse cose, ma condividere lo stesso voto del Budda. Serbare in cuore il voto del Budda permette di costruire la stessa mente.
Ma senza cambiare la propria condizione vitale non si può lavorare per creare questo tipo di unità: mettersi d’accordo può porre fine a un litigio, ma non crea l’unità di itai-doshin.
Cercando invece di sviluppare la stessa condizione vitale rispetto a un obiettivo, come la realizzazione del voto di Nichiren, riusciamo ad avere la stessa mente. Solo quando condividiamo lo stesso cuore, lo stesso obiettivo del maestro, creando con lui una relazione diretta, possiamo realizzare itai-doshin e costruire dei legami che vanno al di là dello spirito di compagnia, realizzando dei castelli di persone di valore, dei castelli di felicità.
«In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren»: questa frase significa che il motivo fondamentale della propagazione della Legge mistica è il desiderio di realizzare delle relazioni meravigliose, una straordinaria solidarietà tra le persone a un livello profondo della vita.
Con il costante ampliamento di questo tipo di relazioni in itai-doshin, afferma Nichiren, «il grande desiderio di kosen-rufu potrà realizzarsi» senza alcun dubbio.
Itai-doshin
crea la forza dinamica che permette di realizzare kosen rufu.
Al contrario, l’espressione "una mente diversa" si riferisce a coloro che commettono la grave offesa di rompere l’armonia fra i credenti. E ciò equivale a offendere Myoho-renge-kyo. Per questa ragione Nichiren Daishonin ammonisce: «Sarà come chi distrugge il proprio castello dall’interno».
L’espressione itai-ishin (diversi corpi, diverse menti) descrive la disunità, una condizione in cui le persone non solo sono differenti nella fisionomia e nel carattere, ma hanno anche cuori divergenti e ognuno agisce in base al proprio egoismo.
Costoro, afferma Nichiren, sono come i soldati ai quali è stata affidata la protezione del castello ma che invece aprono le porte ai nemici, distruggendolo così dall’interno. Ed esprime lo stesso concetto quando scrive che il leone viene ucciso dai vermi all’interno delle sue viscere, e non da un nemico esterno.
Avere una "mente diversa" descrive essenzialmente il tradimento nei confronti dell’intento di Nichiren Daishonin.
Ciò avviene a causa dell’arroganza, dell’egocentrismo, dell’illusione, degli attaccamenti… Quando si persegue solo il proprio guadagno personale, o ci si basa sull’emotività o si viene consumati dall’arroganza, si cade preda della lamentela, dell’insoddisfazione, dell’odio e della gelosia. In questo modo si diventa nemici della fede pura, si diventa come chi distrugge il castello dal proprio interno.
Per noi membri della Soka Gakkai è fondamentale unire il nostro cuore con quello dei tre presidenti Makiguchi, Toda e Ikeda, che rappresentano l’esempio dello spirito del Daishonin e hanno costruito l’unità all’interno della nostra organizzazione, che è la comunità armoniosa dei praticanti buddisti. I tre presidenti hanno lo stesso cuore di Nichiren Daishonin e creano di conseguenza un vero sangha. Qui si trova la sorgente di tutte le nostre vittorie – un punto che vorrei che ognuno di voi incidesse nella sua vita.
L’espressione "diversi corpi, diverse menti" indica invece coloro che perdono di vista il cuore e l’intento del maestro e finiscono col seguire solo il loro punto di vista, oppure rimangono intrappolati nei propri desideri e nella propria emotività. Nonostante venga data loro la fiducia per proteggere il castello, lo distruggono dall’interno e permettono al nemico di infiltrarsi.

2 commenti:

  1. grazie ottimi spunti di discussione nello Zad di domani. Vorrei sottolineare che la potenza di Itai Doshin accelera anche la vittoria sulle nostre sfide personali. Come un ruscello acquista la forza del fiume in cui si riversa così la nostra Vita si potenzia nel Sangha della SGI. Grazie

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