lunedì 1 agosto 2011

SAI COSA SONO E COME AGISCONO I DIECI FATTORI NELLA TUA VITA?

Nel Buddismo di Nichiren Daishonin si parla di 10 fattori che giocano un ruolo fondamentale nella vita individuale e collettiva di tutte le persone. Essi sono:
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1. Nyo Ze So = L’Aspetto. E’ il primo dei dieci fattori ed è il più importante di tutti. Nell’essere umano indica il corpo e il suo comportamento visibile. Vale a dire come ci poniamo e, quindi, come appariamo, come parliamo e come agiamo e, quindi, come arriviamo alle altre persone.

2. Nyo Ze Sho = La Natura. La natura invisibile è la mente, che non si vede ma che esiste e, per esteso, tutto quello che passa per la nostra mente: quello che pensiamo, quello che crediamo, quello che desideriamo, quello che temiamo, quello che detestiamo, e così via.

3. Nyo Ze Tai = L’Entità. E’ la combinazione del nostro corpo e della nostra mente, la vera essenza di tutte le cose, cioè la nostra vita. In altre parole è il risultato della combinazione tra ciò che pensiamo e crediamo, e come appariamo e agiamo. Motivo per cui possiamo affermare che le persone sono ciò che pensano.

4. Nyo Ze Riki = Il Potere. Il potere o capacità di agire in ognuna delle dieci condizioni vitali (10 Mondi nel Buddismo) in cui, di momento in momento, ci veniamo a trovare. Quando siamo in quello che il Buddismo chiama il Mondo di Inferno, tendiamo a usare questo potere contro la vita stessa portandola all’autodistruzione. Mentre, quando ci troviamo in uno stato mentale più nobile come , ad esempio il Mondo di Bodhisattva, usiamo questo stesso potere in modo costruttivo, manifestando umanità, buonsenso, autocontrollo, spirito di ricerca, grande determinazione, generosità, e così via.

5. Nyo Ze Sa = L’Azione. A questo punto, attraverso l’uso dei pensieri, delle parole e del corpo, per creare il bene o il male, il potere si concretizza, si trasforma in azione compiuta. E compiendo l’azione, noi creiamo quella che il Buddismo chiama la causa interna o karmica. Ovvero, una causa latente che rimane tale fino a quando, nell’ambiente, non si presenta una occasione in grado di renderla manifesta. Il tempo necessario a far si che questo accada è variabile, può trattarsi di un secondo, come di anni.

6. Nyo Ze In = La Causa Interna. E’ appunto il seme che con pensieri, parole e azioni noi poniamo nell’ottava coscienza (l’inconscio) dove rimane fino a quando non si presenta l’occasione o causa esterna appropriata. Supponiamo di fare, volontariamente o involontariamente, un torto a qualcuno, questa è la causa interna che abbiamo posto. Questo seme rimarrà addormentato nella nostra vita, indipendentemente dal fatto che ci pensiamo o meno, il tempo necessario a riceverne l’effetto. Ora, la persona che ha ricevuto il torto potrebbe reagire istantaneamente al torto, ad esempio, dandoci uno schiaffo. In questo caso, la risposta/effetto è istantanea. Oppure potrebbe covare rancore nei nostri confronti e aspettare di renderci “la cortesia” alla prima occasione in cui le sembri appagante farlo. Questo potrebbe accadere anche anni dopo.

7. Nyo Ze En = La Causa Esterna. Ossia l’occasione che permette alla causa interna di manifestarsi. Come detto sopra, sia che la reazione al torto sia istantanea o che avvenga a distanza di anni, ci sarà sempre una relazione tra quello che la persona in questione ritiene di aver subito da parte nostra e quello che decide di fare per farcela pagare.

8. Nyo Ze Ka = L’Effetto Latente. Si dice che la causa e l’effetto sono sempre simultanei. Non importa quanto tempo passi prima che l’effetto si manifesti. Quest’ultimo è sempre e comunque contemporaneo alla causa e aspetta, appunto, l’occasione per manifestarsi. Per rimanere sull’esempio del torto, se quella persona decide di farci fare una brutta figura, in una determinata situazione, a distanza di anni da quando ha subito il nostro torto, quello che succede in quel momento sarà comunque la diretta conseguenza di ciò che noi le abbiamo fatto anni prima. E sicuramente il desiderio di vendicarsi in quella persona è nato in lei immediatamente, al momento stesso in cui ha ricevuto il nostro torto. Non anni dopo. Poi, ha solo aspettato quella che per lei poteva essere una occasione propizia per vendicarsi.

9. Nyo Ze Ho = L’Effetto Manifesto. Ovvero la retribuzione, positiva o negativa, cioè la risposta visibile alla causa interna e all’effetto latente. Per noi, appunto, la figuraccia (Causa Esterna) che quella persona ci ha fatto fare anni dopo aver subito il torto che noi le avevamo fatto, è esattamente il momento in cui quell’effetto latente prende forma concreta.

10. Nyo Ze Honmak kukyo To (Nyo Ze Hon matsu Ku Kyo To) = La Coerenza Dall’Inizio Alla Fine. E’ la immutabile via di mezzo che permea tutti gli altri nove fattori, cioè la vera entità di tutti i fenomeni. Coerenza di pensiero, parola e azione, ossia, parla e agisci in coerenza a come pensi. E questo ci riporta di nuovo all’aspetto. Esso è il più importante dei dieci fattori perché è proprio attraverso l’aspetto che si rivela la coerenza dall’inizio alla fine. Vale a dire come appariamo, cosa diciamo e cosa facciamo mostra nell’ambiente, nella società, chi siamo come individui. E anche la validità degli insegnamenti buddisti.

Da qui l’importanza per noi esseri umani di comprendere che ogni cosa che pensiamo, diciamo e facciamo è visto/giudicato dalla società/ambiente esattamente allo stesso modo in cui noi lo vediamo/giudichiamo nel nostro io più profondo. Il giudizio degli altri è solamente una estensione esterna del giudizio che, di fatto, noi abbiamo di noi stessi. Ad esempio, se temiamo di essere persone cattive, faremo sempre e inevitabilmente, sia chiaro non intenzionalmente, in modo di trovare questo giudizio negli occhi degli altri che ci guardano.

Le persone che mancano di coerenza tra quello che pensano e che poi dicono e fanno, sono persone tendenzialmente inaffidabili e incostanti. Persone che tendono a sentirsi quasi sempre inadeguate e fuori posto. Persone che tendono a vedere difficoltà ovunque e che si arrendono facilmente di fronte alle difficoltà.

Le persone che sono coerenti tra quello che pensano e come poi parlano e agiscono, al contrario, sono persone che tutti vorrebbero come amiche. Sono affidabili, costanti, ricche di umanità e solide. Sono persone che di fronte alle difficoltà, spesso, tirano fuori un coraggio e una forza tale che fino a quel momento magari neanche loro stessi sapevano di possedere. Ecco perché si dice che il vero valore, la vera stoffa di cui una persona è fatta, si vede da come affronta le difficoltà, più che in ogni altro momento.

Nichiren Daishonin, in una lettera a un credente scrisse:“Una piccola zampa di granchio può rovinare mille vasi di lacca” e “Anche una sola azione sconsiderata compiuta da una sola persona può distruggere gli sforzi compiuti da altre cento”. Questo vale sia per quello che accade all’intero del singolo individuo sia riguardo a come l’individuo agisce verso il suo ambiente.

Non importa quanto intensamente pensi a quello che desideri, quante magnifiche parole dici e quante azioni, sia pure imponenti, compi se non credi di meritare o di poter realizzare quello che desideri. Sarà come voler prendere dell’acqua da un pozzo senza avere un secchio. Il pozzo c’è, l”acqua c’è, la corda per calare il secchio anche, ma non hai alcun recipiente con cui raccogliere tutta quell’acqua che è lì, a tua completa disposizione.

Allo stesso modo, non importa quanto bene parli e agisci se non è coerente con quello che pensi. Prima o poi crollerai, facendo magari una azione sconsiderata o insensata, e da quel momento non sarai più credibile. Le altre persone tenderanno a dimenticarsi perfino di tutte le tue azioni virtuose precedenti. Questo proprio perché manca coerenza tra cosa senti e cosa manifesti. Questo tipo di dualismo è fonte di grande stress psico-fisico e porta all’esaurimento. Alla fine si sbotta. E quando questo accade, le persone che ci stanno intorno si sconcertano, si spaventano e si allontanano da noi.

Capisci perché è così importante essere coerenti, fedeli a se stessi, pensare, parlare e agire in modo consapevole, comprendere che tutto parte sempre da noi, e non dagli altri, per quanto ci riguarda.

Forse non potremo piacere a tutti. Sicuramente non piaceremo a chi non la pensa come noi e non condivide il nostro modo di vivere. Ma possiamo stare certi che le persone che entreranno a far parte della nostra realtà dal momento che scegliamo di vivere in coerenza con noi stessi, saranno persone così meravigliose che ci faranno sentire bene e cento, mille, volte sempre più convinti che vale la pena di continuare così.

E la coerenza consapevole dall’inizio alla fine, in tutto e per tutto, da parte di sempre più persone porterà sicuramente a un cambiamento in positivo delle sorti dell’umanità tutta e del mondo interero....
(tina)

17 commenti:

  1. Grazie 1000!!!!finalmente una spiegazione esaudiente dei 10 fattori!!

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  2. Grazie Tina quello che fai è Kosen Rufu.
    GRaziano Fantuzzi

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  3. beiia spiegazione, grazie mille vicky

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  4. Magnifica spiegazione finalmente , grazie mille

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  5. Bellissima spiegazione, molto comprensibile di un prinicpio che sembrava incomprensibile! Mille grazie x il tuo impegno!

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  6. Grazie mille! Spiegazione molto bella. L'unica cosa che mi manca, o che forse non ho capito, è: se una persona è nel mondo d'inferno allora, essendo coerente con se stessa, dovrebbe manifestare questo mondo? Così, come già scrivi, ci rovineremmo la vita.
    Grazie della risposta!

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  7. grazie mille Tina! Non potevi essere più illuminante...
    GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!...

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  8. Avrei un quesito da porre; se il Potere (Nyo Ze Riki) è la ns. capacità di agire nei vari "mondi" in cui veniamo a trovarci, significa che il Potere è "positivo" o "negativo" a seconda del mondo in cui siamo, oppure il Potere può essere positivo anche se ci troviamo in un mondo "basso"? O meglio, è il Potere che ci permette di passare da un mondo all'altro? grazie in anticipo per l'eventuale risposta.

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    1. Molto bella questa domanda, mi piacerebbe fare chiarezza anche a me. Grazie Tina se potrai risponderci.

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