mercoledì 25 settembre 2013
LE TRE GRANDI LEGGI SEGRETE
(Giapp: sandai-hiho): le dottrine fondamentali dell’insegnamento di Nichiren Daishonin. Esse sono l’oggetto dell’insegnamento originale, il daimoku dell’insegnamento originale e il santuario dell’insegnamento originale.
Qui “insegnamento originale” si riferisce all’insegnamento di Nam myoho renge kyo e non all’insegnamento originale del Sutra del Loto, ovvero ai suoi ultimi quattordici capitoli.
Nichiren (1222-1282) stabilì tre principi essenziali per permettere alle persone dell’Ultimo giorno della Legge di conseguire la Buddità. Essi sono chiamati segreti perché sono impliciti nel testo del capitolo Durata della vita del Tathagata (il sedicesimo) del Sutra del Loto e rimasero nascosti o sconosciuti finché Nichiren non li rivelò. Nichiren li considerava insegnamenti di importanza vitale che il Budda Shakyamuni trasmise al bodhisattva Pratiche Superiori nel capitolo Poteri sovrannaturali del Tathagata (il ventunesimo) del sutra. Egli considerava la propria missione la stessa del bodhisattva Pratiche Superiori.
Le tre grandi leggi segrete rappresentano la comprensione di Nichiren della Legge mistica cui si era illuminato, in una forma che tutte le persone potessero praticare e grazie alla quale guadagnare l’accesso alla Buddità inerente alla proprio vita. Egli associava le tre grandi Leggi segrete ai tre tipi di insegnamento formulati nel Buddismo: precetti, meditazione e saggezza.
Specificatamente, l’oggetto di culto corrisponde alla meditazione (dhyana), il santuario ai precetti (shila) e il daimoku alla saggezza (prajna). Riguardo ai tre tipi di insegnamento basati sul Sutra del Loto, Dengyo (767-822) nel suo Domande e risposte per gli studenti della scuola Tendai del Loto sostiene: «il precetto immutabile come lo spazio vuoto, la meditazione immutabile come lo spazio vuoto e la saggezza immutabile come lo spazio vuoto: tutti e tre sono trasmessi sotto lo stesso nome di ‘Legge meravigliosa’».
I tre tipi di apprendimento basati sul Sutra del Loto sono detti ‘come lo spazio vuoto’ e ‘immutabili’ perchè come lo spazio vuoto, che rappresenta la realtà assoluta (vacuità) sono immutabili. Nikko, il successore di Nichiren, affermava che negli insegnamenti di Nichiren l’oggetto di culto corrisponde alla meditazione immutabile come lo spazio vuoto e il daimoku alla saggezza immutabile come lo spazio vuoto, il santuario al precetto immutabile come lo spazio vuoto e il daimoku alla saggezza immutabile come lo spazio vuoto.
Nichiren menziona le tre grandi Leggi segrete in diversi suoi scritti (tutti datati dopo la sua tentata esecuzione a Tatsunokuchi e il conseguente esilio sull’isola di Sado nel 1271) e in opera conosciuta come Le tre grandi Leggi segrete, che ne offre una definizione dettagliata.
Il cuore delle tre grandi Leggi segrete è l’unica grande Legge segreta. Essa è l’oggetto di culto dell’insegnamento originale, o la concretizzazione operata da Nichiren in forma di mandala dell’eterna Legge di Nam myoho renge kyo, che egli comprese pienamente e che manifestò nella propria vita.
Egli scrive nella Persona e la Legge «nella mia carne mortale, custodisco gelosamente la Legge segreta fondamentale ereditata dal Budda Shakyamuni sul Picco dell’aquila».(SND, vol. IV, pag. 282)
Poiché abbracciare questo oggetto di culto chiamato Gohonzon è il solo precetto dell’insegnamento di Nichiren, il luogo in cui esso viene conservato corrisponde al luogo in cui si pronunciano i voti di osservanza dei precetti buddisti, ovvero il palco per l’ordinazione, o santuario, dell’insegnamento originale.
Il termine precetto nel Buddismo implica prevenire l’errore e porre fine al male. Il daimoku dell’insegnamento originale indica l’invocazione o la recitazione di Nam myoho renge kyo con fede nell’oggetto di culto; include la recitazione del daimoku per sé e l’insegnarlo agli altri. In questo modo, sia i santuario sia il daimoku derivano dall’oggetto di culto.
In seguito Nichikan (1665-1726), ventiseiesimo patriarca del tempio Taiseki, classificò le tre grandi leggi segrete come le sei grandi Leggi segrete.
La prima è l’oggetto di culto considerato secondo la Persona e secondo la Legge. La persona indica Nichiren stesso, che realizzò l’illuminazione e le virtù del Budda originale e che fondò il Buddismo della semina per tutte le persone dell’Ultimo giorno della Legge. L’oggetto di culto nei termini della Legge è il Gohonzon, che materializza la Legge di Nam myoho renge kyo. La seconda, il santuario, ha due aspetti, il santuario specifico e quello generale. Il primo santuario che dovrà essere costruito al tempo di kosen rufu, o ampia propagazione, in accordo con le istruzioni di Nichiren. Questo è il luogo in cui l’oggetto di culto che Nichiren iscrisse per tutto il genere umano (comunemente conosciuto come Dai Gohonzon) dovrà essere conservato quando il suo insegnamento sarà stato ampiamente diffuso e si sarà consolidato. Il santuario generale è il luogo in cui si conserva l’oggetto di culto e ci si impegna nella pratica. Anche la terza Legge segreta, il daimoku dell’insegnamento originale, ha due aspetti: il daimoku della fede e il daimoku della pratica. Il primo significa aver fede nel Gohonzon, il secondo recitare daimoku e diffonderne la pratica.
Secondo lo scritto di Nichikan Interpretare il testo (del Sutra del Loto) basandosi sul suo significato essenziale, le sei grandi Leggi segrete sono considerate la concretizzazione della totalità degli ottantaquattromila insegnamenti del Budda, le tre grandi Leggi segrete sono la concretizzazione delle sei grandi Leggi segrete e l’unica grande Legge segreta è la concretizzazione delle tre grandi Leggi segrete.
(dal Dizionario di Buddismo, Esperia edizioni, p. 885)
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